Materia: |
musica |
Classe: |
prima |
Ultima revisione: |
settembre 2017 |
Osservazioni introduttive e finalità generali: |
Lo scopo prefissato del primo anno è quello di uniformare le conoscenze teoriche degli allievi i quali, provenendo da scuole ed esperienze molteplici (corsi con approccio tecnico, teorico, pratico …), dispongono di nozioni di base molto diversificate. In alcuni casi la conoscenza della teoria della musica è buona, in altri minima. È quindi indispensabile fornire agli studenti una base uniforme e solida per poter procedere con un programma comune efficace per tutti.
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Temi trattati |
Obiettivi cognitivi e metodologici dell’anno (e/o delle unità didattiche) |
Modalità di lavoro e materiali utilizzati |
I semestre |
Il corso mira a che l’allievo non abbia solo una conoscenza teorica della formazione di scale, accordi e intervalli ma che tramite esercizi acquisisca una certa pratica e velocità in modo da reagire con prontezza nel corso di un’interrogazione o esame orale. Poiché la Prima liceo prevede solo un’ora di musica alla settimana non è sempre possibile uniformare le conoscenze teoriche di tutti. In particolare non si può esigere da ognuno la stessa comprensione della connessione esistente fra i vari argomenti (scale – accordi – intervalli -cadenze ecc.). Sarà tuttavia raggiunta da tutti gli studenti una conoscenza di base degli argomenti trattati in classe. |
All’inizio dell’anno tutti gli allievi devono presentare un brano con il loro strumento. Non è necessario che si tratti di qualcosa di troppo impegnativo ma serve a dimostrare che lo studente frequenta corsi privati da qualche tempo e con impegno. Se questa condizione non viene rispettata è consigliabile che lo studente non si carichi di un fardello eccessivo e segua le lezioni di Arti Visive. Lo studio di uno strumento comporta infatti un notevole impegno in ore di studio. L’ascolto di tutti gli allievi richiede in media le prime due lezioni dell’anno. Per ogni argomento (scale, accordi, intervalli ecc.) vengono dedicate alcune ore all’esercizio in quanto in questa prima fase le conoscenze teoriche necessitano di un approccio di tipo matematico per poter essere poi messe in relazione reciproca. In classe vengono fatti ascoltare degli esempi di scale e accordi e discussi i concetti di tonalità, modulazione e cadenza. È preferibile che lo studente prenda appunti anche se vengono distribuite dispense su tutti gli argomenti trattati. Nel corso dell’anno l’allievo dovrà esibirsi una seconda volta con il suo strumento.
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Introduzione alla formazione delle scale diatoniche maggiori con conseguenti esercizi per velocizzarne la costruzione. Analisi dei vari gradi della scala con discussione sulla polarità (rapporto tonica-dominante) e sul peso che ognuno di essi ha all’interno di un brano musicale con esempi fatti in classe. Apprendimento delle scale minori, naturale armonica e melodica, considerando il rapporto fra i due modi (maggiore e minore). Studio delle scale vicine e scale relative osservando quanto esercitato. Il concetto viene ampliato fino a comprendere il cerchio delle 5°. Studio degli accordi (maggiore, minore, diminuito, settima) con riferimento a quanto già appreso sull’argomento scale (tonica, modale, dominante). Un accenno all’accordo 7° di dominante e sull’uso che ne viene fatto.
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II semestre |
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L’argomento successivo è quello degli intervalli. Viene affrontato in riferimento ai gradi della scala. Si parla poi di modulazione e in seguito di cadenze. A questo punto gli argomenti trattati vengono ripresi e integrati in un discorso globale che permetta di capirne la connessione. Si dedica quanto rimane a colmare eventuali lacune, per esempio chiarire il sistema delle chiavi (setticlavio) o a spiegare i vari simboli contenuti in uno spartito (segni d’espressione ecc.).
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